E mentre l’oceano fiorisce… Wyde festeggia il suo terzo compleanno!In attesa di fare festa insieme a tutti voi, abbiamo creato Bloom, un luogo digitale in cui coltivare le idee, veder germogliare le connessioni e nutrire le radici della nostra comunità con cura, attenzione.
Ogni ultimo martedì del mese ci troverai nella tua casella e-mail e, senza abusare del tuo tempo, condivideremo un momento di riflessione sui temi che ci appassionano e ci uniscono.
Ascolta la canzone che ha ispirato il nome della nostra wydeletter.
Ti auguriamo una buona lettura.
Ascolta: Hans Zimmer & Radiohead – Bloom
Inerzia cognitiva, capacità dinamiche e innovazione nel modello di business
Perché le imprese necessitano di un terreno di gioco più ampio per l’innovazione
Sin dal suo esordio, il 2020 ha dimostrato che anche meccanismi consolidati, efficienti, affidabili e universalmente riconosciuti possono diventare obsoleti e che questo può accadere con una rapidità imprevedibile. Il cambiamento ha riguardato tutti, dal piccolo bar alla grande impresa transnazionale.
Fabrizio Maria Pini / Dinara Timergaleeva
Leading on four levels: your business
Creiamo campo di gioco per la trasformazione interna all’azienda. Si lavora in esplorazione, su progetti concreti di innovazione, si impara facendo e sperimentando. Tutto è basato sulla natura sociale dell’apprendimento
Nel nostro playground, i team multifunzionali e multidisciplinari si immergono in sfide strategiche che permettono loro di scoprire modalità di lavoro nuove e fuori dagli schemi ordinari.
I team sono orientati all’utilizzo di nuovi strumenti di analisi del business, di design e gestione dei progetti.
I nostri wyders: Giorgio Di Tullio
Giorgio è uno dei nostri wyder più cari, presente sin dalla nascita di Wyde. È un innovation & identity designer che accompagna le organizzazioni in percorsi di innovazione e sviluppo, e le assiste nella ricerca e definizione della loro identità.
Era gennaio e, durante il nostro Celebrating Transformation, Giorgio raccontava quali fossero le condizioni necessarie per avere un’organizzazione fertile e connettiva. Perché occorre cambiare paradigma? Perché non abitiamo più funzioni precise, ma uno spazio collettivo fatto di sistemi tra loro connessi e permeabili, multidimensionali. Abitiamo uno spazio nel quale più ricerche si compiono contemporaneamente, senza gerarchie, senza ingressi ed uscite predeterminate.
Leading on four levels
La trasformazione positiva nella complessità richiede un pensiero di ampio respiro, una progettazione multidimensionale e una connessione tra tutti gli elementi che compongono l’ecosistema.
È il momento di creare una roadmap sensibile, sinergica e armoniosa con noi stessi e tutto l’ecosistema, che attinga alle arti e alle discipline umanistiche, alla scienza e dall’economia, per far fiorire quella che in Wyde chiamiamo Human-Led Transformation.